l’occhio “esterno” di un consulente
Credo possa capitare a ciascuno di noi di vivere momenti di dubbio esistenziale sul valore “assoluto” della nostra esperienza professionale, cioè del contributo che siamo in grado di dare al nostro mondo. Per fortuna, ci sono altri momenti in cui è più facile vedere la realtà con sguardo positivo e vorrei raccontarvene uno che mi è accaduto di recente.
Un anno fa, all’incirca, una società di logistica (settore trasporti) mi ha contattato per cercare di risolvere un problema di inefficienza nella gestione del cross-docking dei prodotti di un certo numero di clienti di merceologia omogenea.
La situazione iniziale appariva drammatica: magazzino saturo di prodotti per 3-4 giorni ogni settimana e sistematica spedizione di ordini incompleti; ciò in conseguenza della difficoltà nel prelevare i prodotti richiesti, presenti a magazzino ma non trovati al momento giusto a causa dell’assenza di ubicazioni gestite. In pratica, tutta l’attività di spedizione era basata sulla conoscenza delle ubicazioni fisiche dei prodotti da parte di pochi magazzinieri esperti, che da soli non erano in grado di svolgere tutta l’attività necessaria.
La mia diagnosi è stata inaspettatamente rapida e di semplice realizzazione: era necessario (direi: tassativo) creare delle ubicazioni di magazzino ed una procedura per gestire, in modalità informatica condivisa, sia l’attività commerciale sugli ordini che quella operativa sui prodotti. A mio avviso, non sarebbero stati necessari né investimenti economici significativi, né stravolgimenti nell’operatività.
Da parte del committente, la decisione di adottare questa soluzione ha avuto una gestazione piuttosto lenta, ma finalmente è stata presa, e oggi siamo nella fase di preparazione al test: sarà creata una mappatura parziale del magazzino, se ne valuteranno le prestazioni, si effettueranno i necessari ed inevitabili correttivi e finalmente la mappatura sarà estesa a tutto il magazzino. Si attende un miglioramento significativo (dell’ordine del +20%) nella produttività, nello sfruttamento dell’area di magazzino e nella soddisfazione dei clienti.
In conclusione, credo sarete d’accordo con me che qualche motivo di compiacimento professionale c’è, ed anche che, forse, l’occhio “esterno” di un consulente può essere un valido supporto per trovare delle soluzioni efficaci a problemi sicuramente seri!
Alla prossima occasione e… buona logistica a tutti!