in logistica "just in time" e "scorta zero" non sempre sono sinonimo di efficienza
in logistica "just in time" e "scorta zero" non sempre sono sinomimo di efficienza
I concetti di “just-in-time” e di “scorta zero” sono sinonimi quasi assiomatici di efficiente logistica aziendale.
Verissimo, ma ….
Come in tanti aspetti delle nostre esistenze, nemmeno in logistica si devono sopravvalutare le mode; è
spesso più prudente fare un’attenta valutazione delle caratteristiche del business, per sfruttarne al meglio le specificità, senza adagiarsi sugli stereotipi.
Questa osservazione mi è apparsa evidente qualche tempo fa, quando ho avuto l’opportunità di un
piacevole scambio di idee con un cliente produttore di conserve alimentari bio, in gran parte derivate da
materie prime fresche. E’ emerso, un po’ a sorpresa, che l’esigenza principale della sua Azienda non è mantenere scorte basse di magazzino! Infatti, male si adatta a questa realtà produttiva l’applicazione dei principi logistici citati sopra, che si concretizza nella pianificazione “fine” dei lotti di acquisto delle materie prime e nel lancio di ordini di produzione quanto più possibile frammentati per seguire puntualmente le variazioni della domanda.
Nella gran parte dei casi, le materie prime fresche devono essere acquistate, ricevute e lavorate nel momento ideale della loro stagionalità, quindi in un periodo di calendario limitato e spesso in quantità
necessaria per coprire tutto il fabbisogno produttivo annuale. La produzione delle conserve deve quindi
necessariamente seguire la disponibilità stagionale della gran parte dei prodotti e pertanto il magazzino dei prodotti finiti diventa il necessario polmone in grado di garantire il soddisfacimento di tutta la campagna di vendite annuale.
Invece che in base al livello delle scorte, l’efficienza della supply chain di questa Azienda deve piuttosto
essere misurata su altri parametri: la capacità di fare scouting di fornitori affidabili, il corretto
dimensionamento degli ordini di acquisto (il buon vecchio “lotto economico”, la stipula di contratti “aperti” per le materie prime non deperibili, …), l’elaborazione di piani di produzione che riescano a saturare al meglio le capacità degli impianti, la fidelizzazione dei clienti per raggiungere i livelli quantitativi delle vendite stabiliti a budget. Completano il quadro virtuoso la funzionalità dei magazzini ed una distribuzione efficiente, mentre declinare nella gestione quotidiana il mantra della “scorta zero” apparirebbe più una forzatura ed una concessione alla moda che una reale necessità.
Alla prossima occasione e… auguri a tutti di buona logistica pensata “su misura”!